Da maneggiare con cura!⚠️
⚠️ Da maneggiare con cura! ⚠️
Mercoledì 10 Gennaio 24 la SEC (Securities and Exchange Commission, autorità di vigilanza della borsa americana) ha approvato i primi ETF spot su Bitcoin, aprendo la strada all’inizio delle negoziazioni.
Si tratta di ETF, quindi strumenti che replicano passivamente (=nel bene e nel male) l'andamento del prezzo dell'oggetto che vanno a replicare. Solitamente sono usati per replicare gli indici di borsa, il prezzo delle materie prime (in questo caso si chiamano ETC) o di altri attivi il cui prezzo può oscillare: in questo caso specifico replicheranno il prezzo del Bitcoin, ossia la prima e più famosa Criptovaluta.
Quali sono le implicazioni e le conseguenze di questa novità?
Prima di questa "ufficializzazione", chi voleva prendere esposizione all'andamento del prezzo del Bitcoin (o alle altre criptocurrencies) doveva convertire i propri soldi attraverso una società di cambio (Exchange) e aprire un portafoglio virtuale (wallet) dove depositare i propri token.
I vuoti normativi dovuti alla storia (relativamente) recente delle Cripto non consentono di godere di tutte le tutele disponibili per gli strumenti finanziari più "tradizionali": da un lato una minor trasparenza garantisce una superiore riservatezza, ma dall'altro lato per esempio in caso di perdita delle credenziali del wallet o in caso di decesso dell'intestatario non è possibile richiedere di "recuperare le password". I pro e i contro vanno quindi soppesati.
Cosa è quindi cambiato?
La decisione di approvare gli ETF sul Bitcoin offrirà agli investitori maggiori modalità per ottenere esposizione alle oscillazioni del prezzo delle Criptovalute sottostanti, dato che ora potranno essere ottenute tramite gli strumenti finanziari "tradizionali", con le relative tutele tipiche degli strumenti finanziari più noti al grande pubblico.
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Samuele